Come controllare i fattori di rischio e prevenire un attacco acuto di gotta
La prevenzione e nello specifico, il controllo dei fattori di rischio della gotta partono sicuramente da un’alimentazione sana; riduzione del consumo di alcool, incrementare l’attività fisica regolare unitamente ad una diminuzione di peso.
In caso di attacco acuto occorre trattare entro le 12-24 ore dalla comparsa dei sintomi.
Come procedere in caso di attacco acuto di gotta
Dolore lieve- moderato
(minore di 6/10)
Coinvolta una o articolazioni più piccole oppure una o due grandi articolazioni.
Occorre approntare una Monoterapia: FANS, Colchicina, Corticosteroidi
Dolore severo
(VAS compresa tra 6/10 e 10/10)
Coinvolte sia piccole che grandi articolazioni
Occorre approntare una Politerapia: FANS+Colchicina, Corticosteroidi+Colchicina, steroidi intraarticolari+altro farmaco
Occorre valutare il risultato della terapia in entrambi i casi: se dovesse risultare inadeguata allora occorrerebbe fare una diagnosi alternativa, valutare la somministrazione di farmaci off-label (Losartan e Fenofibrato); in caso di terapia appropriata basta fare prevenzione.
- La ciclossigenasi è l’enzima coinvolto nell’infiammazione: liberazione di mediatori a partire dall’acido arachidonico. Ne esistono due forme. COX-1 costitutivo dell’organismo, non coinvolto nel processo infiammatorio ma solo nella produzione della protezione gastrica; COX-2 inducibile, presente durante l’infiammazione e responsabile del processo infiammatorio
- Se l’attacco di gotta si verifica in paziente iperteso e dislipidemico che fa uso di Diuretico tiazidici e di Atorvastatina, questi farmaci andrebbero sospesi e sostituiti con Losartan e Fenofibrato che oltre ad avere un effetto antiipertensivo e antidisciplidemico (rispettivamente) hanno anche un effetto uricosurico.
Prevenzione attacco
Trattare quando il valore di acido urico è maggiore di 6,8 mg/dl (punto di saturazione dell’urato monopodico a livelli fisiologici di temperatura e pH7) solo in pazienti con attacchi acuti ricorrenti (più di 2 attacchi l’anno), artropatia cronica, 1 o più Tofi, IRC stadio 2 o maggiore , pregressa urolitiasi.
- Inizio: 1-2 settimane dalla risoluzione dell’attacco acuto
- Somministrazione cronica
- Sospendere se si verifica un attacco acuto
N.B. Colchicina (0,5-1 mg/giorno) e FANS sono usati, all’inizio del trattamento con ipouricemizzanti, in associazione come profilassi delle riacutizzazioni fino alla normalizzazione dei livelli di acido urico, fino a quando non trascorrano 6 mesi senza attacchi acuti o fino alla scomparsa dei tofi. I soggetti che sono intolleranti a questi farmaci possono essere trattati con corticosteroidi se non ci sono controindicazioni al trattamento.
Farmaci XOI: diminuisce la formazione dell’acido urico
Farmaci uricosurici: aumentano l’escrezione renale dell’acido urico
Pegloticase: elimina i cristalli dalle articolazioni e nei tessuti
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